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io sono…

io sono…

Ho scritto tanto e di tutto sui femminicidi… Portando dati, denunciando carenze dello stato, della giustizia che, spesso, gira la testa dall’altra parte e le donne continuano a morire!
Soltanto dopo la morte di una una donna, emergono il numero di denunce che la donna aveva sporto ma inutilmente!
Donne, mogli, madri costrette spesso a continuare a vivere con il proprio aguzzino!

Voglio chiedere cosa fa lo stato per difendere queste donne ma, mi chiedo, cosa facciamo noi per difenderci!
Il caso ultimo della donna di Milano che stava ospitando, per l’emergenza covid l’uomo dal quale si era allontanata, nonostante quest’uomo avesse un passato di denunce per violenze nei confronti dell’ex moglie!

Credo che uno dei libri che meglio descrivono l’animo femminile sia senz’altro “Donne che amano troppo” di Robin Nerwood. Questa sindrome da crocerossine che ci spinge a voler giustificare gli uomini, sempre, e anche dopo aver allontanato l’uomo sbagliato cedere alla richiesta di un chiarimento, di un ultimo incontro o di ospitarlo per un’emergenza!

Perché? Perché credere che un uomo che ha insultato, avvilito, percosso, minacciato poi debba redimersi?
Quando impareremo davvero a tenere al nostro corpo, alla nostra psiche, alla nostra anima? Quando impareremo che da un uomo che dice di amarci dobbiamo ricevere solo affetto e incoraggiamento per la nostra bellezza e capacità ?
Ricordiamo che gli uomini deboli e insicuri per sentirsi forti hanno bisogno di avvilire e distruggere la donna che hanno accanto!

In questo le istituzioni dovrebbero immediatamente iniziare con l’educazione sessuale nelle scuole, che non è solo imparare a praticare sesso sicuro, ma il rispetto che i due sessi, in una relazione, devono pretendere e avere reciprocamente e, ripeto, reciprocamente!