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Passato…presente!!

Passato…presente!!

Passato…presente!!

Passiamo buona parte della nostra vita a pre-occuparci di quello che è successo e di ciò che potrà accadere. Viviamo il passato e il futuro come ‘spazi’ separati senza percepire che in realtà sono un continuum; incastrati uno dentro l’altro, come quei flauti che si allungano. Il tempo è stato per secoli studiato, osservato, visto passare….Sant’Agostino affermava di sapere cosa fosse il tempo ma che alla domanda cosa fosse non avrebbe saputo rispondere; Einstein diceva che il tempo è un’illusione seppur tenace e secondo i cabalisti è solo uno spazio, che intercorre fra causa ed effetto.

La mente impedisce di lasciare scorrere il tempo e sollecita pensieri ed azioni che raramente sono in armonica sequenza.
Ascolto troppo spesso persone legate al passato da un collante fatto di rabbia che non riescono a smaltire. Un uomo di 60 anni mi ha raccontato della rabbia che aveva verso suo padre perché esigeva condotte e comportamenti da adulto che lui doveva subire pur non ritenendole giuste. Un padre morto troppo presto, prima di un confronto e prima che il figlio potesse mostrargli i successi poi raggiunti. Rabbia che ancora adesso si porta dietro non comprendendone il significato e il danno che ne deriva. Trovo estremamente pertinente questa frase di Gibran : “Spesso ci indebitiamo con il futuro per pagare i debiti con il passato”.
Queste persone non riescono ad affrancarsi da esperienze passate, seppur condizionanti, e affrontano il presente con un fardello che impedisce loro di avere la leggerezza necessaria per volare verso il futuro. Non a caso queste persone hanno una postura curva, tipica di chi è appesantito e soffrono di stomaco o fegato.

Seguendo un percorso equilibrato ed in sintonia con sé stessi si può arrivare ad avere ragione del tempo ormai trascorso restando fluidi nel presente, imparando a lasciar scorrere.

Quello che cerco di spiegare ai miei pazienti e che anch’io cerco di mettere in pratica non sempre riuscendo, è che le giornate che viviamo, le persone che incontriamo, le situazioni che attiriamo sono tutte occasioni per comprendere chi siamo e dove stiamo andando. Spesso sono proprio le situazioni fastidiose a insegnarci qualcosa; sono occasioni per virare di rotta là dove ce ne fosse bisogno, e spesso c’è bisogno di un’inversione di rotta per poter riafferrare il timone della propria vita.
Un vecchio detto recita: “I bravi marinai non sono fatti dai mari tranquilli”. Se vogliamo imparare a navigare in tutti i mari dobbiamo imparare a volgere in positivo le esperienze quotidiane. Osserviamo e osserviamoci. Non reagiamo a provocazioni, lasciamo correre, rispondiamo positivamente e alleggeriamo la mente vivendo giorno dopo giorno come spettatori. Saranno incredibili i cambiamenti che osserveremo dentro e fuori di noi.

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