27 Mag la depressione – questa sconosciuta
LA DEPRESSIONE -VIVERE NEL DAP-
Cado in depressione… Sono depresso…Questa cosa mi deprime…
Chissà quante volte, durante la giornata, ci capita di usare espressioni come queste… Nella stragrande maggioranza dei casi, lo facciamo a sproposito. La parola depressione, infatti, ha tante facce: può descrivere malesseri più o meno lievi, ma anche situazioni diverse come affaticamento, stress o tristezza legata magari ad un evento spiacevole. La depressione vera e propria, il disturbo mentale che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, entro il 2020, diventerà la seconda causa di invalidità nei Paesi occidentali dopo le malattie cardiovascolari, è qualcosa di ben preciso.
Secondo il professor Nicola Lalli, psichiatra e psicoterapeuta, già professore associato di Psichiatria e Psicoterapia presso l’Università “La Sapienza” di Roma, esistono quattro tipi diversi di depressione.
1- La depressione reattiva, causata da eventi traumatici: perdite affettive, difficoltà economiche e sul lavoro.
2- La depressione nevrotica, dovuta al carattere che rende alcune persone ipersensibili a stress e frustrazioni: chi ne soffre tende a colpevolizzare gli altri.
3- La depressione maggiore o endogena, in cui l’individuo di solito si colpevolizza.
4- La depressione mascherata, difficile da diagnosticare perché si manifesta con malesseri fisici vari.
La depressione, in tutti i suoi volti possibili, ha una serie di sintomi inequivocabili.
Ecco i principali secondo gli esperti della Mayo Clinic, una delle più prestigiose e autorevoli strutture sanitarie ospedaliere degli Usa. Alcuni di questi ci sono abbastanza familiari e anche facilmente collegabili alla depressione; altri, invece, sono decisamente sorprendenti Cominciamo da quelli più evidenti:
• Tristezza o comunque infelicità diffusa.
• Irritabilità o frustrazione, anche per questioni apparentemente senza importanza.
• Perdita di interesse nelle attività consuete e quotidiane.
• Diminuzione dell’interesse per il sesso.
• Insonnia o sonno eccessivo
• Distrazione, difficoltà di concentrazione, indecisione.
• Indolenza, apatia: anche le incombenze di poco conto risultano faticose.
• Pensieri di morte o suicidio.
• Crisi di pianto senza motivo preciso.
• Senso di colpa, inadeguatezza, rimorso per fatti passati.
E poi ci sono quei segnali che in apparenza non verrebbe mai da collegare alla depressione. Vediamone alcuni dei più “insospettabili”:
• Più peso: la depressione sciupa lo spirito, ma fa ingrassare il corpo. Al contrario di quanto si possa immaginare, il depresso non è affatto sempre e soltanto magro e smunto, ma al contrario può essere anche ben in carne.
• Più appetito: il depresso ha spesso molta fame, a qualunque ora del giorno. Un team di scienziati della University of Texas Southwestern Medical Center (Usa) ha scoperto come tutto dipenda da una sostanza chimica prodotta nel cervello e nello stomaco, la grelina, un potentissimo stimolante dell’appetito i cui livelli aumentano prima dei pasti e in associazione con il senso di fame.
La grelina cerca di tirare su il morale, ma fa anche provare più appetito e cercare cibi “consolatori” come il gelato e la cioccolata.
• Lentezza: il depresso pensa, agisce e parla lentamente. Come se tutto dipendesse da profondità d’animo. In realtà, a causa di un fortissimo disagio interiore.
• Mal di schiena: dietro una lombalgia apparentemente inspiegabile, perché magari non si è mai sofferto di problemi simili, potrebbe nascondersi un principio di depressione.
• Mal di testa: anche un’emicrania in chi prima non aveva mai avuto cefalee, potrebbe essere un segnale da non sottovalutare di un inizio di depressione.
• Asma: secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Heidelberg di Mannheim (in Germania), le persone molto ansiose, una condizione tipica di chi soffre di un principio di depressione, sono tre volte più esposte al rischio di sviluppare l’asma.
Cosa si può fare? prima si interviene meglio è!
A volte può essere sufficiente una terapia psicologica e qualche blando farmaco per permettere alla persona di uscire da un’impasse. Terapeutica è la musica, passare del tempo in mezzo alla natura, il sostegno familiare è indispensabile ma l’importante è non chiudersi e cercare aiuto e sostegno in chi ci è accanto ma, soprattutto, affidarsi a persone competenti nel settore.
Dr. Annalisa Lo Monaco