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Still single, why?

Still single, why?

Still single, why?
Una donna di 37 anni single non trova nessuno che la colpisca, che la stupisca. E’ una ragazza colta e intelligente, viaggia, ha frequentazioni interessanti e mantiene intatta la capacità di sognare e di meravigliarsi.
“Ma sono finiti gli uomini veri”, si chiede. Dall’altra parte gli uomini si chiedono, dove sono finite le donne, le vere donne.
Ci sarebbe intanto da chiarire cosa intendono gli uomini per ‘vere donne’ e cosa sono per le donne i ‘veri uomini’.
Evitiamo la distinzione del sesso, in quanto non esiste un vero uomo o una vera donna, ma più semplicemente esistono persone con qualità tali che fanno di loro “persone vere”.
La persona “vera” è la persona che non gioca a fare il ‘macho’ o la ‘femme fatale’ ma che riesce a esprimere sé stessa senza timore di esporsi e che, in una relazione, non ha paura di mostrare i propri sentimenti. Certo c’è la cautela, c’è la paura di soffrire, ma quella fa parte del gioco.
Quando si parla di cautela, si intende una indispensabile riservatezza che permetta di conoscere l’altro prima di aprirsi. Stiamo vivendo in un’epoca molto accelerata nella quale si saltano passaggi fondamentali. Saltando il passaggio del corteggiamento e della spinta emozionale che ci spinge verso quella persona, si taglia la strada al sentimento che ha bisogno invece di lentezza, di annusamenti, di carezze e di tocchi lievi per nascere e crescere.
La ricerca spasmodica dell’incontro che faccia perdere la testa è un po’ datata e anacronistica e quasi sempre si risolve come un’ubriacatura.
Se ci accade di incontrare qualcuno con il quale si sta bene, con il quale si hanno interessi in comune… insomma se si incontra una persona con la quale si riesce a ridere e a pensare, pensiamoci bene prima di lasciarla cadere.
“Il coraggio di andare oltre la facciata”.
Bisogna avere il coraggio di scommettere su quella persona che non è così appariscente o così spiritosa. Bisogna scommettere sulle qualità di quell’uomo o di quella donna che ci fanno stare bene, perché magari è la persona che riuscirà a stupirci nel tempo e che ci accoglie, nonostante i nostri malumori sempre con un sorriso.
Il primo passo è chiarirsi le idee su cosa si vuole veramente.
Si cerca una storia intrigante e di breve durata o si pensa che sia arrivato il momento di dedicarsi allo “stare in coppia”?
Certo non va sottovalutata la bellezza del “giocare con il fuoco” e del prendersi il rischio di una scelta, specie se controversa. Inquesto caso, il ricordo di un’unione può essere struggente, ma il sentimento vero si costruisce giorno dopo giorno…e ci vuole tempo!
L’innamoramento legato allo stordimento, spesso non si trasforma in amore. L’innamoramento è un evento che “accade”, ma per passare allo stadio successivo bisogna crederci e volerlo. Altrimenti si corre il rischio di passare da un innamoramento all’altro senza mai fermarsi, illusi che la trasformazione avvenga in modo naturale e fisiologico. Non è così. Le qualità che ci fanno restare negli anni, accanto alla stessa persona, si trovano sotto l’apparenza.
-dr. Lo Monaco-