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LA TEATRALITA’ NEI BAMBINI

LA TEATRALITA’ NEI BAMBINI

LA TEATRALITA’ NEI BAMBINI

Marcello Bernardi è stato un pediatra famoso, morto da circa vent’anni, che ha saputo cogliere gli aspetti più particolari del complesso rapporto padre/figlio.
Tra i vari suggerimenti, sconsigliava i genitori dall’esibirsi in spettacolini a beneficio dei figli, all’ora dei pasti, per farli mangiare. A quei tempi non c’era internet!

I bambini, asseriva, hanno un grande senso dello spettacolo e, da pubblico esigente, un po’ alla volta avrebbero preteso sempre di più .
Come ognuno di noi sa bene, la commedia dell’arte nasce con loro!

Già a poche settimane di vita i bambini sanno che tipo di pianto devono modulare per far accorrere: la mamma, per essere sfamati, per essere cambiati, per essere presi in braccio, per avere attenzioni o semplicemente per osservarvi!

Quando accorrete al loro pianto, chinandovi per cercare di capire cosa vogliono, loro in realtà vi studiano con attenzione, soddisfatti della rapidità della risposta, anche se avreste potuto fare di meglio!

Crescendo, ahimè, le cose non migliorano ma si “sofisticano”!
Lagne, suoni gutturali, sospiri, mezzi fischi dalla bocca o dal naso, lacrime sul ciglio, sguardi fra il disperato, il crucciato, l’infastidito o dolorante con mani sulla pancia, sulla testa o su un arto qualsiasi. Tutto improvvisato ma ad hoc, per estorcere qualcosa o esimersi da qualcos’altro.

Mio figlio, una mattina non voleva alzarsi dal letto. Alla mia domanda cosa di nuovo gli facesse male, mi rispose: Il sangue!
Una bambina con la nonna con problemi di pressione alta, già pronta per uscire, si buttò a terra esclamando: Ho un mancamento, pressione minima troppo alta!
Un altro ancora si lamentava di non poter apparecchiare per problemi di prostata.

Cosa fare con questi guitti in erba ai quali Totò, Sordi e Vitti non avrebbero niente da insegnare? Innanzitutto non accorrere a ogni inizio di rappresentazione ma lasciar andare, fare i distratti.
Se vi dimostrate pubblico attento e partecipe, non ne uscirete!

E poi, come direbbe Bernardi, smascherarli e applaudire le varie performances, per le quali si meriteranno dai 50 centesimi a un max di 2 euro secondo la bravura e l’impegno profuso.

E per favore, non fate finta di crederci per compiacerli, a parte non averne bisogno dato il loro alto grado di autostima, rischiate di innescare un meccanismo per il quale la mattina e la sera, invece di andare a scuola o a tavola, si andrà in scena!