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DA ‘CARA SCUOLA’ A ‘CARO SCUOLA’

DA ‘CARA SCUOLA’ A ‘CARO SCUOLA’

“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri.”

A. Gramsci

Da ‘Cara Scuola’ di deamicisiana memoria, all’insostenibile ‘Caro Scuola’…

A poche settimane dall’inizio delle scuole, sto raccogliendo i lamenti di famiglie che non riescono a stare dietro alle spese che gli istituti scolastici richiedono.

Alle elementari i libri sono gratuiti, ma per affrontare le spese per la cartoleria, zaini, cancelleria e varie i genitori devono affrontare una spesa che supera i 100 euro a bambino.

Alle medie e alle superiori i libri devono venire invece acquistati. C’è chi si ingegna nell’acquisto di libri usati ma nonostante questo un vocabolario di latino usato costa non meno di 50 euro. Mi parlano di cifre che si aggirano dai 200 ai 400 euro a ragazzo, per libri che, a

volte, verranno utilizzati anche solo per un anno.

Capitolo a parte per le scuole medie a indirizzo musicale. Clarini e clarinetti, chitarre e flauti dai 100 euro in su, anche usati.

Domanda: una coppia con due figli e anche due stipendi, bassi e fissi, come quelli promessi dal supermercato, come fa?

Senza parlare del calzare e vestire gli stessi bambini/ragazzi. Esigenze che crescono insieme all’età!

Le marche piacciono a tutti ma, anche genitori intelligenti, che avranno insegnato che l’apparire non conta sulla qualità e valore delle persone, devono fare i conti sull’emulazione che, fino a una certa età è segno di appartenenza al gruppo.

Ci sono però scuole, poche, che all’inizio dell’anno consegnano uno zaino, uguale per tutti, corredato di astuccio colori, righe, squadre e varie! Perché non estendere?

Aiutare le famiglie, motivare gli insegnati, ampliare il ventaglio di materie inserendo teatro, musica, filosofia e anche una nuova economia domestica che preveda l’insegnamento mirato a evitare gli sprechi, il valore del riciclo, a cambiare lampadine, attaccare bottoni e altre cose pratiche utili nella vita quotidiana.

Perché lo stato non investe per quello che rappresenta davvero il nostro futuro?

Il Ministero “distruzione”, va completamente rinnovato con persone competenti. Anche le nomine e le cattedre sono in preda al caos; il 60/70% degli studenti delle classi medie e superiori, non finirà l’anno scolastico con i professori con i quali lo avranno iniziato!

L’istruzione, e di buon livello, deve essere una priorità da garantire ai ragazzi, già dalle elementari, possibilmente anche con un robusto insegnamento dell’inglese.

Gli insegnati che si assumono “l’onere”, perché di questo si tratta, tenendo conto anche delle scarse soddisfazioni e riconoscimenti che vengono loro tributati, dovrebbero insegnare la capacità di discussione, del ragionare con la propria testa, e accendere il cervello distaccandosi da ciò che la “massa dice”. Compito non facile per il quale ci vogliono le giuste persone giustamente retribuite.

Sarà il minimo indispensabile, se vogliamo che i nostri ragazzi possano essere competitivi domani, per un mercato internazionale che esige una seria preparazione, oltre che una mente sveglia e concorrenziale.