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La mancanza o l’errata comunicazione

La mancanza o l’errata comunicazione

La mancanza o l’errata comunicazione compromette, a volte in modo definitivo, rapporti importanti. Matrimoni, amicizie, rapporti parentali, di lavoro…

Quanti tipi di comunicazione ci sono? Diversi. Si può parlare con il corpo, con le espressioni, cioè con la mimica, ma anche il silenzio è una forma di comunicazione.

Il silenzio armonico in una coppia o in famiglia, dove ognuno è dedito a fare qualcosa è una forma di comunicazione.
Il silenzio, quello punitivo:
“Non ti parlo perché ce l’ho con te, mi hai deluso, voglio punirti e allora non ti rivolgo la parola”.

Questa assenza di comunicazione è micidiale.
Il silenzio può essere mortale.
E’ la peggiore forma di comunicazione.

Le coppie a volte mi dicono, “Ma noi parliamo tanto”.

Si, ma vi ascoltate? Manca l’ascolto empatico.
Allora impariamo a dedicare a chi ci è accanto, anche un breve ascolto empatico, partecipativo. Ascoltiamo davvero quello che ci viene detto.

Perché in una coppia è così difficile parlarsi e capirsi? Perché si ha l’impressione di essere continuamente fraintesi, come se non si fosse abbastanza chiari?

La risposta è semplice. Spesso quando cerchiamo di decodificare i nostri sentimenti, fra quello che proviamo e quello che invece cerchiamo di esprimere c’è davvero poco in comune.

E’ sempre difficile essere chiari e semplici quando si parla di se’ stessi e soprattutto delle proprie emozioni.

Per questo dobbiamo imparare a riconoscere noi per primi le nostre emozioni.
Imparare a dargli un nome, sentire cosa in realtà scatena sentimenti e reazioni; solo dopo riusciremo a raccontarle a chi vogliamo debba comprenderle.
La stessa cosa vale quando si cerca di comprendere, impegnandosi nel capire cosa il partner, il figlio o l’amico vuole davvero trasmettere.

Essere semplici e chiari quando ci esprimiamo ed essere attenti e partecipativi quando ascoltiamo, può risparmiare fraintendimenti e malesseri.