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L’IMPORTANZA DELLO SPORT PER GLI OVER…

L’IMPORTANZA DELLO SPORT PER GLI OVER…

L’importanza dello sport per gli over…

Allo stato attuale la cittadinanza italiana over 65 rappresenta circa un quarto della popolazione.
Vuol dire che un italiano su quattro è vecchio.
Ma come si può e deve vivere questa età che, ritengo, sia estremamente importante per ‘i giovani’, in quanto portatori sani di memorie antiche e rilevanti.
Siamo il ponte fra il vecchio e il nuovo.
Veniamo dai telefoni a gettone ma sappiamo utilizzare i computer, i tablet e l’ultimo modello di cellulare.

Siamo quelli che la domenica a pranzo avevano gli gnocchi fatti a mano, ma ci destreggiamo bene con il take away.
Cantavamo Battisti ma non ci dispiace Mahmood.
Siamo i rappresentanti, anche se in via di estinzione, del ‘tempo che non tornerà’, di quei ‘miti fondativi’ sui quali poggia la società attuale.
Jung la definiva ‘l’età dell’oro’. Ed è in effetti l’età della saggezza, della fine delle dispute e delle competizioni.
E’ l’età della pace nella quale tutto si ricompone, non avendo più tempo per equivoci e chiarimenti, si preferisce lasciar andare.

D’altronde sappiamo che l’età anagrafica ha poco a che fare con quella mentale. Ci sono 70enni che godono di una buona salute, che fanno progetti e si proiettano nel futuro.

Ovviamente cerchiamo di tenerci bene, di mangiare sano, di tenere d’occhio i valori ma siamo consapevoli che è il movimento fisico quello che fa la differenza.
L’attività fisica, ripetuta magari tre volte a settimana, è una strategia per continuare a essere autonomi, contrastare patologie in atto, migliorare i valori quali colesterolo, ipertensione. Mette al riparo di danni importanti in caso di cadute, contrasta l’osteoporosi, controlla il peso e ha un notevole impatto sul piano psicologico che, ormai sappiamo bene, influisce sul tono dell’umore e conseguentemente anche sulle difese immunitarie.

Fare attività, ovviamente secondo le proprie possibilità fisiche, ha effetti positivi anche sulla dinamicità delle funzioni cerebrali.
Coordinando movimenti precisi, osservando sequenze specifiche, sempre con l’aiuto di un professionista, si mantiene il cervello vivace.
Perciò facciamo attività in modo regolare ma teniamo conto che è anche importante avere una regolare vita sociale, mantenere buoni rapporti e legami affettivi sereni, leggere e, perché no, rispolverare lo studio di una lingua o di uno strumento.
Così vivremo, se non più a lungo, sicuramente in modo più autonomo, mantenendo il più possibile quell’indipedenza così importante per noi ragazzi!